Protagonisti, loro malgrado, di catture e osservazioni in spiaggia o tra gli scogli, fin dai tempi dell’infanzia granchi, gamberi e paguri - una fetta di biodiversità sorprendentemente varia e interessante- popolano l’immaginario collettivo. Buona vista, zampe articolate e chele a pinza, si muovono furtivi dalla zona di marea fino alle profondità oceaniche, ma hanno saputo estendere il loro dominio oltre il mare: ci sono granchi che vivono nei fiumi, che si spostano in grandi armate sul suolo delle foreste tropicali, migrando in massa, e che si nascondono addirittura all’interno delle piante carnivore.
Alcuni crostacei, come l’enorme granchio ladro, hanno colonizzato la terraferma e sono inspiegabilmente attratti dagli oggetti umani (che rubano volentieri); altri sono piccolissimi e strettamente legati ad altri animali: molti crostacei, infatti, vivono in simbiosi con anemoni, coralli, meduse, bivalvi e pesci… per stanarli, occorre conoscere la loro biologia ed il loro comportamento, prima ancora del loro aspetto.
Non tutti pascolano sulle alghe o mangiano animali morti, molti sono predatori letali: i gamberi canocchia riescono a sferrare colpi tra i più veloci al mondo con le zampe raptatorie simili a quelle delle mantidi religiose, catturando pesci e invertebrati più grandi di loro. Sono anche rumorosi: i gamberi pistola riescono a produrre suoni facilmente udibili all’orecchio umano, grazie alle robuste chele, che producono una intensa onda d’urto.
Questo libro è un elogio alla diversità e bellezza dei crostacei: un esercito di corazze e chele multicolori, alla conquista del confine tra il mondo emerso e quello sommerso.
